
Coronavirus e Gravidanza
In questo momento delicato per quanto riguarda le tematiche sulla prevenzione e sulla salute pubblica è bene concentrarsi anche sull’area materno-infantile e quindi sulle specificità che riguardano la gravidanza, il parto, l’allattamento ed il puerperio.
Tutte le informazioni che abbiamo a riguardo si basano sui dati scientifici fino ad ora ottenuti e sono costantemente in aggiornamento.
Il consiglio, in caso di domande o dubbi, è quello di confrontarsi sempre con professionisti della salute, di modo da poter reperire informazioni basate su evidenze scientifiche e che siano aggiornate di volta in volta grazie alle continue conoscenze acquisite sull’epidemia da Sars-Cov2.
Concentriamoci ora sulle domande più frequenti per quanto riguarda i diversi momenti.
In Gravidanza
1. Sono in gravidanza (o ho partorito da poco), come posso proteggermi?
Adottando tutte le norme igienico- sanitarie valide anche per il resto della popolazione:
- Lavare spesso le mani
- Mantenere una distanza di sicurezza di almeno 1 metro
- Utilizzare la mascherina nei luoghi chiusi o aperti al pubblico
- Evitare di toccarti naso occhi e bocca
- Tossendo e/o starnutendo nella piega del gomito
2. Sono più a rischio per quanto riguarda le infezioni delle vie respiratorie?
In generale la gravidanza comporta un abbassamento delle difese del sistema immunitario e quindi è possibile che aumenti il rischio di contrarre infezioni virali delle vie respiratorie.
Per quanto riguarda nello specifico il contagio da coronavirus le donne in gravidanza non sembrano essere più suscettibili all’infezione rispetto alla popolazione generale, diversamente è stato osservato per l’influenza H1N1 e per la Sars.
3. In questo particolare periodo, posso continuare i controlli per monitorare l’andamento della mia gravidanza?
Sì, Le donne che non presentano sintomi fanno regolarmente controlli ed esami secondo gli appuntamenti stabiliti.
I Consultori ed i Punti Nascita garantiscono assistenza alla gravidanza nel massimo rispetto delle norme di sicurezza.
4. Come devo comportarmi se mi reco a fare un controllo?
Se non ho sintomi:
A meno che non sia strettamente necessario, sarebbe preferibile recarsi al controllo da sola e sostare il meno possibile nelle sale d’attesa di ogni struttura.
Se ho sintomi (febbre, raffreddore, tosse) insorti da poco:
è necessario contattare telefonicamente il personale sanitario.
In base al tipo di controllo od esame(rimandabile o meno) sarà il personale stesso ad indicare modalità e organizzazioni opportune.
5. Se mi ammalo di Covid-19 in gravidanza, posso trasmetterlo al feto?
No, gli studi fino ad ora ottenuti ci dicono che non sembra esserci trasmissione diretta tra madre e feto attraverso la placenta.
Sono stati eseguiti esami sul liquido amniotico e sul sangue del cordone ombelicale senza riscontrare la presenza del virus.
6. Se insorgono dei sintomi quali febbre, raffreddore, mal di gola o ho difficoltà a respirare, cosa devo fare?
In questo caso è necessario contattare subito i professionisti sanitari di riferimento, il medico curante e/o la guardia medica.
Parto
- Se ho sintomi (ma non ho eseguito il tampone per la ricerca del virus) o sono positiva, la nascita del mio bambino sarà anticipata? Dovrò necessariamente eseguire un taglio cesareo?
No. Al momento non ci sono evidenze scientifiche che raccomandino di anticipare il parto e/o di effettuare un taglio cesareo elettivo.
2. Come sarà l’assistenza al mio parto?
- Se sto bene e non ho sintomi l’assistenza avverrà seguendo le normali procedure.
- Se sono positiva al momento del parto non ci sono controindicazioni al parto per via vaginale, tuttavia non è possibile partorire in acqua.
In questo caso inoltre è bene seguire tutte le indicazioni del personale sanitario per ridurre al minimo il rischio di contagio.
3. Durante il travaglio ed il parto, se sono positiva, posso essere fonte di contagio per il personale che mi assiste?
Sì, infatti il personale adotterà delle misure di sicurezza e avrà in dotazione dispositivi di protezione individuale.
Puerperio e allattamento
- Sono diventata mamma, ho paura che il mio bambino possa venire in contatto con il virus.
Anche in questo caso è bene adottare tutte le misure igienico-sanitarie valide per tutta la popolazione.
Seppur abbastanza intuitivo, è bene mettere in evidenza che l’utilizzo di mascherine per il viso non riguarda i neonati (al momento l’obbligo è unicamente per adulti e bambini dai 6 anni in poi)
2. Se sono positiva al virus posso allattare il mio piccolo al seno?
Sì, è possibile e consigliato allattare il piccolo al seno.
Gli studi scientifici al momento non hanno evidenziato possibili trasmissioni del virus tramite il latte materno.
E’ opportuno lavarsi bene le mani prima e dopo la poppata e indossare la mascherina durante tutto il periodo.
Solo nei casi in cui la madre abbia una sintomatologia importante è bene valutare caso per caso.
Nei rari casi in cui sia necessaria una separazione tra la madre il piccolo, è opportuno non utilizzare sostituti del latte materno ma, se possibile, utilizzare latte materno ottenuto tramite spremitura o donato.
dott.ssa Elisa Musolino, Ostestrica di Aied Milano
Fonte: Ministero della Salute 👉 https://bit.ly/2XybSig

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